Roscigno Vecchia, situata nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, è oggi uno dei borghi abbandonati più affascinanti del nostro Paese.

La piazza centrale di Roscigno Vecchia
Dove si trova Roscigno
La storia di Roscigno Vecchia
Visita al borgo abbandonata
L’ultimo abitante di Roscigno
Agriturismi nei dintorni
La guida di Roscigno Vecchia
La singolare storia di Roscigno Vecchia
Roscigno è un comune di poco meno di 1000 abitanti, situato nel comprensorio della Comunità montana degli Alburni e del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, suddiviso oggi in due parti, quella nuova e quella vecchia, che fanno da perfetto scenario a una delle storie più singolari dell’Italia del ‘900.

In pochi ormai rientrano anche solo saltuariamente nelle abitazioni.
Risale, infatti, agli inizi del secolo scorso la costruzione di Roscigno Nuova, in virtù di due ordinanze del Genio Civile che obbligarono la popolazione a trasferirsi a circa 1 km di distanza, a causa dei movimenti franosi che si temeva avrebbero nel giro di poco tempo raso al suolo la cittadina.
Dove si trova Roscigno Vecchia
Il centro storico di Roscigno Vecchia

Alcuni edifici rurali sono ancora visitabili
Inizia da qui l’affascinante storia di quella che viene oggi definita come la Pompei del ‘900: Roscigno Vecchia, “borgo fantasma” perfettamente cristallizzato nel tempo – eletto, tra l’altro, patrimonio UNESCO – con le sue basse dimore dalla tipica architettura rurale, gli stretti vicoli, la grande piazza centrale e la chiesa madre, tra le quali respirare un’atmosfera completamente fuori dal tempo e rivivere con l’immaginazione lo stile di vita dei nostri antenati più vicini.
Case e botteghe costruite in pietra legata con calce e sabbia, alcune delle quali visibili anche all’interno, costeggiano le viuzze ormai dissestate circondando l’ampia Piazza Nicotera, un tempo centro di tutti gli incontri e scambi sociali, con la fontana circolare per la raccolta dell’acqua. A pochi passi, poi, la chiesa di San Nicola di Bari si staglia imponente, quasi a volersi mostrare con orgoglio nel ricordo di un’epoca mai dimenticata.

Molti edifici sono ancora ben conservati esteticamente
L’ultimo abitante di Roscigno
Roscigno Vecchia in realtà non è del tutto abbandonata, dal momento che in tanti continuano a scendere dalla parte nuova per curare i propri terreni e i propri animali.

Ecco l’unico abitante di Roscigno Vecchia…

… straordinario modello, Giuseppe Spagnuolo è anche su National Geographic
Il nucleo di abitazioni che la compongono sembra uscito da una cartolina d’epoca, una cartolina che si anima dei racconti del signor Giuseppe Spagnuolo, attualmente unico vero abitante del luogo, che ama definirsi “pro-loco, sindaco, dottore, muratore e custode di Roscigno”.
Un pittoresco cicerone che, senza mai celare la propria nostalgia del tempo che fu e tutta l’amarezza per le vicissitudini che hanno segnato la storia di quello che egli stesso con un gioco di parole definisce “AssurdItalia”, ama trascorrere le giornate tra le due vecchie case in cui alloggia e i suoi animali, narrando ai turisti di passaggio la vita semplice ed essenziale dei roscignoli, della quale diverse testimonianze sono raccolte nel Museo di Civiltà Contadina.
Archeologia e natura vicino Roscigno Vecchia
Non lontano dal “centro” di Roscigno Vecchia è inoltre visitabile l’area archeologica del Monte Pruno, che conserva le testimonianze di un insediamento enotrio e lucano databile tra il VII e il III sec. a. C., mentre al confine con il comune di Sacco merita una visita il bellissimo sito naturalistico della sorgente del fiume Sammaro.
Roscigno Vecchia: un viaggio nella memoria storica
La passeggiata per l’antico borgo abbandonato diventa, così, un vero e proprio viaggio nel tempo alla ricerca delle proprie radici, un’immersione in epoche solo apparentemente lontane dalle quali imparare il peso del lavoro e del sacrificio ma anche l’importanza di una vita in armonia con la natura e l’ambiente circostante, insegnamenti che oggi andrebbero trasmessi con forza a tutti i livelli per non sciupare definitivamente le ricchezze dei nostri territori.
Cosa vedere nei dintorni di Roscigno
La zona è particolarmente ricca di attrazioni e spunti soprattutto per gli amanti di escursioni e dei sapori genuini. In quest’area del Parco del Cilento consigliamo una visita alla piccola Felitto, un gioiellino medievale diventata famosa per la produzione di fusilli artigianali. Da non perdere una passeggiata nelle gole del Calore di Felitto.
Guida di Roscigno

Studente e lavoratore in ambito economico, è un inguaribile nostalgico di qualsiasi epoca che non sia la sua. Da quando ha scoperto il turismo sotto casa, lo si vede spesso aggirarsi per centri storici e parchi, lontano dal caos e dalla monotonia quotidiana. Con un libro, una birra e della buona musica è possibile addomesticarlo.